giovedì 21 gennaio 2016

Cariton con mele carpendù


Ieri mi hanno portato delle mele Carpendù, il nome dovrebbe derivare dal francese "court pendu", per indicare il peduncolo corto. Antica varietà di mela piemontese, dalla buccia più o meno rugginosa, giallo verde con sfumature rosse. Molti la indicano come la Renetta piemontese, ha un sapore dolce e acidulo ed è molto aromatica.
Quindi ho cercato qualche ricetta particolare per utilizzarle, ed ho scoperto una bel dolce tipico piemontese, il Cariton (caritun). La parola "caritun" deriva da "carità", poiché in origine questo dolce molto semplice era dato da chiese e confraternite in carità ai poveri. Il caritun un tempo era costituito da un pane dolciastro preparato con gli avanzi della pasta usata per fare il pane, senza aggiungere burro, con poco zucchero e utilizzando la frutta a disposizione. Infatti ho trovatoalcune ricette con l'uva fragola, ma in questo periodo è più semplice trovare le mele.

Ricetta:
Ingredienti: 250 gr. di farina integrale, 50 gr. di burro, 50 gr di zucchero, 1 uovo intero, 200 gr. di mele tagliate a cubetti, mezzo bicchiere scarso di latte, 1/2 bustina di lievito di birra in polvere 6 gr , o lievito per dolci, un pizzico di sale.

Preparazione:
Sciogliere il lievito in un po’ di latte. Sulla spianatoia o nella planetaria se preferite, mettete la farina, aggiungete lo zucchero, l’uovo intero, il burro ammorbidito ed il latte col lievito sciolto. Impastate bene fino ad ottenere un impasto morbido, se occorre aggiungete un po’ di latte. Formate una palla, avvolgetela in uno straccio bianco e mettetela a lievitare per una mezz’ora in un posto caldo.



Imburrate e poi cospargete di farina la tortiera. Foderate la teglia/tortiera con uno strato di pasta. Dopo aver tagliato la mela a cubetti ed averla messa nella tortiera si copre col secondo strato di pasta, si cosparge di zucchero semolato e si inforna per trenta minuti a 180°. Non aprire mai il forno per mezz'ora circa. Togliere la teglia dal forno quando la pasta appare dorata. Coprire la teglia con un canovaccio e lasciarla raffreddare.





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